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Palazzo delle Miniere

Eretto in posizione dominante il Borgo di Fiera di Primiero, cinto da mura in parte merlate, il Palazzo delle Miniere è un autorevole esempio di architettura tardo-gotica profana, con chiara influenza nordica, fatto costruire presumibilmente dall'arciduca Sigismondo d'Austria, conte del Tirolo, nel XV secolo, quando era fiorente l'attività mineraria nel distretto di Primiero.

Con la sua caratteristica forma di imponente manufatto, il Palazzo delle Miniere costituisce il simbolo e la memoria storica del potere politico e dello stato socio-economico di quel tempo, riscontrabile nelle fattezze dell'insieme dell'edificio, caratterizzato dalla particolarità degli erker d'angolo, dai quali si controlla l'accesso al Palazzo, dalle finestrature con inferriate del piano terra, dai portoni arcuati a sesto acuto, dalla bifora ogivale, dalle peculiari feritoie-caditoie del sottotetto. Il Palazzo inoltre è contraddistinto da affreschi di notevole interesse storico, come la centrale Aquila degli Asburgo, posta tra quaranta stemmi (possedimenti della Casa d’Asburgo), ed è impreziosito da altri affreschi contornanti le finestre delle rispettive facciate.

L'ampia valenza storico-architettonica è confermata dalla dislocazione degli spazi interni, disposti su quattro livelli di Piano, e dalla loro particolarità. Ne sono un esempio l'ampio atrio d'ingresso a piano terra, ove troneggia un pilastro centrale su cui si chiudono gli avvolti, o come le sale, sia del piano terra che del primo piano, caratterizzate da soffitti con volte a crociera, o con pregevoli soffitti gotici, eseguiti con travatura in legno a vista e cornici perimetrali e trasversali dipinte. Notevole l'originalità degli elementi del vasto sottotetto, come le feritoie e caditoie poste su tutto il perimetro, come l'argano con portone, ed ancora come tutta la particolare travatura "a vista" del tetto.

Il Palazzo delle Miniere, chiamato anche nel tempo Palazzo del Dazio o del Censo, deve la sua nascita ed il suo splendore a quel grande momento storico che fu, per la valle di Primiero, il periodo minerario medioevale e tardomedioevale con l'avvento di imprenditori ed operai specializzati (canopi).

Il Palazzo fu eretto a fianco della chiesa di Santa Maria e della chiesetta di San Martino, quasi a suggello tra potere politico e potere religioso, non solamente come aspetto monumentale

Con il passare del tempo, il Palazzo delle Miniere ha avuto diversi usi che possono essere così sintetizzati: sede del Giudice Minerario (Bergrichter), del Capitanato Distrettuale, Palazzo Governativo, Censo, Dazio e sede di Uffici Forestali, sede di Ufficio Imposte Dirette ed Ufficio Registro.

E’ stato oggetto negli ultimi decenni di importanti restauri da parte del Comune di Fiera di Primiero con il contributo della Provincia Autonoma di Trento.

Anni 1990-1994: ricomposizione dell'assetto originario del piano terra, messa in luce dei soffitti originali del primo e secondo piano, con restauro degli erker e degli affreschi interni ed esterni, nonché riuso del Parco tramite nuove pavimentazioni ed allestimenti, e recupero dell'edificio annesso con ricavo di servizi igienici e locali accessori.

Anni 2004-2008 rifacimento delle scale ottocentesche (“come erano e dove erano”) con creazione nuovi accessi tramite ampliamento del piano terra e dotazione di ascensore.

Anni 2012-2014 consolidamento e sistemazione delle facciate con restauro, messa in luce e ricomposizione degli affreschi in facciata.

Data e orario: Apertura palazzo: tutti i giorni dal 01 giugno 2025 al 28 settembre 2025 dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle ore 16.00 alle 19.00 escluso il lunedì.
Aperture straordinarie serali dal 22 luglio 2025 al 07 settembre 2025 dalle ore 20.30 alle ore 22.00.
Accompagnamento al Palazzo dal 04/06/2025 al 25/09/2025 :
- per singoli - ritrovo davanti al Palazzo tutti i mercoledì pomeriggio alle ore 15.30 ( I° turno) e alle ore 17.00 ( II° turno) ENTRATA LIBERA.
- per gruppi - ritrovo davanti al Palazzo il giovedì mattina alle ore 09.30 (I° turno) e alle ore 10.45 (II° turno) SU PRENOTAZIONE ENTRO LE ORE 19.00 DEL MERCOLEDI' ANTECEDENTE direttamente al Palazzo (tel. 0439-62515)
Luogo di ritrovo: Palazzo delle Miniere
Cosa puoi visitare: Nei dintorni del Palazzo delle Miniere è possibile visitare la Chiesa Arcipretale, la Chiesa della Madonna dell'aiuto ed i centri storici di Fiera di Primiero e Pieve
Contatti: 0439-62515 - Palazzo delle Miniere
0439-762161 - Comune di Primiero San Martino di Castrozza
0439-762344 - Biblioteca di Primiero
Info e prenotazioni:

0439 62515 - Palazzo delle Miniere

0439-762161 Comune di Primiero San Martino di Castrozza
0439-762344 - Biblioteca di Primiero

Note: MOSTRE dal 12 luglio al 28 settembre 2025:
Le ottanta opere che l’artista Bruno Lorini ha realizzato per la terza edizione di “C’è dell’arte a Primiero!” oltre a raccontare le nostre Pale di San Martino hanno anche la capacità di portarci in una dimensione altra rispetto alla semplice visione. Le prospettive che tali opere aprono sulla natura che ci circonda sono talmente inattese che riescono a creare in noi la meraviglia di una nuova scoperta. E cosa ciò significhi sarà un’emozione personale. Quindi niente vi farà apprezzare di più questi quadri che dialogare in solitaria con loro. “C’è dell’arte a Primiero!” quest’anno si è ancora più diffusa. Sono ben otto gli spazi espositivi che ospitano le opere dell’artista padovano. Si parte dal cuore della mostra collocato nel Palazzo delle Miniere a Fiera di Primiero per passare alle sale di Palazzo Scopoli a Tonadico e giungere poi a San Vittore dove una “Val Canali” trova posto tra i magnifici affreschi medievali che decorano la chiesetta. In quella romanica di San Martino, invece un’imponente opera con il monte Civetta è posta di fronte a quanto resta dell’affresco con il Giudizio Universale. Una Val Pradidali dipinta su pellicole radiografiche e altre opere le troverete a Villa Welsperg. A Mezzano lo straordinario Tabià de la Gèma, ospita ed esalta con la sua severità altre cinque vedute notturne. Mentre all’Infopoint vi aspetta un Latemar lungo due metri. A Canal San Bovo la Casa dell’Ecomuseo accoglie tre opere di Bruno Lorini. Infine da martedì 29 luglio la rivetta Koch a Fiera e il cenro storico di Pieve ospitano 12 pannelli con alcuni particolari ingigantiti delle opere della mostra diffusa.